COMUNICATO STAMPA XXII FORUM- 24 GENNAIO 2025

24/01/2025
IL CAOS DEL MERCATO AGROALIMENTARE E LE POSSIBILITA’ DI CRESCITA
PREPARARSI A UN FUTURO DI SOCIAL COMMERCE (E INCERTEZZE)



(Milano Marittima – 24 gennaio 2025) Capire il caos e reagire. Così le imprese dell’agroalimentare possono prendere le misure alle criticità che investono il settore: cambiamenti climatici, decisioni istituzionali, abitudini di acquisto dei consumatori, un ricambio generazionale che arranca… Come? Con un’innovazione fatta di aggregazione tra le imprese, territorialità, supporto delle istituzioni nazionali ed europee, conoscenza del mercato e vocazione all’estero. Chi sa navigare nel caos può trovare nuove opportunità. E’ questo il messaggio che emerge dal Forum IPAgro che si è aperto oggi pomeriggio a Milano Marittima (Ravenna), dove al Palace Hotel si sono incontrati oltre 400 tra imprenditori e manager del settore. 

Dopo i saluti di Alessio Mammi, assessore all’all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna, e dell’europarlamentare Stefano Cavedagna (vicepresidente dell’European Food Forum), l’evento si è sviluppato nelle sue prime cinque sessioni. E riprenderà domani mattina con altrettanti momenti di approfondimento.

I consumi degli italiani, come spiega Stefano Galli (Global Business Partner NielsenIQ), sono sempre più polarizzati. “Sono tornate in auge due tipologie di spesa: l’acquisto di prodotti ad alto contenuto di servizio, che hanno un prezzo più alto ma fanno risparmiare tempo; e poi l’aspetto dell’indulgenza, con prodotti premium consumati a casa. Stiamo misurando comportamenti di spesa dalle diverse generazioni e nei prossimi cinque anni avremo un panorama completamente diverso, correlato anche alla demografia. Decollerà anche da noi il social-commerce, cioè l’acquisto via social media, Tik Tok in primis”. 

Un nuovo modo di acquistare, ma anche un nuovo modo di produrre. Perché grandine, ondate di calore, siccità e gelo tardivo saranno sempre più frequenti in Italia. Massimo Crespi, presidente di Radarmeteo, ha messo in guardia l’agricoltura italiana. E l’industria agroalimentare deve farsi trovare pronta su diversi fronti: disponibilità della materia prima, strategia manageriale e posizionamento commerciale. 

“Non possiamo permetterci il caos, dobbiamo avere una bussola per le nostre imprese – ha evidenziato Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano –. Dobbiamo avere un orientamento ossessivo verso la qualità e internazionalizzare: in Asia ci sono 4,5 miliardi di persone, la cui ricchezza sta crescendo, e che adorano l’italianità. La qualità di prodotto deve però essere oggettiva e tracciata e qui le nuove tecnologie, dalla smart agricolture alla blockchain, entrano in gioco. La struttura produttiva italiana va però adeguata a queste sfide: non è vero che piccolo è bello. Servono scale produttive e politiche di marca, investendo su asset immateriali come marketing e promozione”.

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